Lavoro in Libertà, consigli e considerazioni
Liberty è il terzo Savvy del programma Parelli.
I Savvy del programma Parelli sono la struttura di 4 differenti aree di lavoro che, applicate e praticate da cavalieri e cavalli, li guidano nel loro sviluppo per avere una preparazione completa, ed essere il più naturali possibile nelle cose che facciamo con loro.
Oggi si vedono moltissimi binomi lavorare in libertà, ci sono svariati modi di insegnare a cavalli e persone.
Anche noi istruttori, non sempre abbiamo lo stesso approccio d’insegnamento, dipende moltissimo dagli studenti che abbiamo di fronte e soprattutto dai cavalli che possiedono.
Ma tutti noi seguiamo lo stesso principio:
Molto spesso diciamo che il programma Parelli è una preparazione di base per una specializzazione, se noi guardiamo attentamente questi 4 Savvy, possiamo già individuare che On line e Freestyle (che sono i primi 2) si possono inquadrare in un discorso di fondamenta; mentre Liberty e Finesse possono già essere inquadrati in un discorso di “ inizio di specializzazione”.
Per questo motivo, secondo la nostra “struttura” noi spesso seguiamo il principio secondo il quale, se c’è un problema in Liberty lo risolviamo in On Line, così come se c’è un problema in Finesse, molto spesso lo risolviamo in Freestyle.
Quindi, pensando alla Liberty, non si tratta di liberare il cavallo e vedere che succede, nè tantomeno di fargli fare questo o quell’esercizio, ma si tratta di creare le condizioni affinchè il nostro cavallo rimanga connesso a noi, anche in assenza di corda e capezza, e queste condizioni si creano con il lavoro online.
Pertanto, è indispensabile passare un certo numero di ore on line praticando i Sette Giochi e le loro derivazioni, per poi passare al lavoro in libertà con le dovute accortezze in termini di gradualità e strategie.
Se pensiamo alla Liberty utilizzando il filtro dei Sette Giochi, cosa è importante avere prima di togliere la capezza?
Assodato il fatto che cavallo e cavaliere devono essere ben solidi nella pratica dei Sette Giochi on line, prima di togliere la capezza dobbiamo essere sicuri che Friendly game e Driving game (che sono due dei tre giochi di principio) siano al massimo livello possibile.
E il Porcospino? Il Porcospino è il secondo gioco più importante dopo il Friendly game, ma non è utile nel lavoro in Liberty perché in Liberty non c’è mai un contatto “fisico” col cavallo ed è impossibile applicare una pressione costante.
In Liberty l’unica tipologia di pressione che si può applicare è quella “ritmica”, quindi Driving Game (gioco n3)
Tuttavia, anche se non è parte integrante di questo Savvy, non sottovalutiamo l’importanza del Porcospino, che è fondamentale nell’educazione di base di un cavallo quindi Online e Freestyle, fino ad arrivare alla Finesse. In questi Savvy, se non abbiamo un buon porcospino siamo nei guai…:)
Quindi, volendo semplificare al massimo i passaggi, prima di togliere la capezza assicuriamoci di poter toccare il nostro cavallo dappertutto con il nostro stick, senza che lui se ne vada; e che distingua chiaramente un movimento ritmico (Friendly game) da una pressione ritmica (Driving game).
Facciamo questa prova prima con corda e capezza e se vediamo che il cavallo accetta senza problemi, possiamo pensare di toglierle facendo Friendly game e Driving game spostando le anche
Un altro test di preparazione che possiamo fare con la corda, è di provare a farci seguire dal nostro cavallo rimanendo “spalla a spalla”, per farlo usiamo un po’ di Driving game dando anche l’indicazione con la mano e da lì iniziamo a mettere giù le vere basi di un lavoro in libertà.
Possiamo iniziare a fare questo stando vicino alla recinzione che è più facile e possiamo iniziare a introdurre qualche transizione, qualche stop e qualche retromarcia.
Con questi elementi, abbiamo la possibilità di curare un altro aspetto fondamentale del lavoro il Liberty, il rispetto.
Liberty è il giusto equilibrio tra confidenza e rispetto, i cavalli in natura seguono gli altri per rispetto e per senso del branco, non per altri motivi.
Pertanto, noi possiamo ricreare queste condizioni presenti in natura, e muoverci con il nostro cavallo in libertà, proprio come se fossimo un piccolo branco in cerca di cibo o acqua, con le sue gerarchie e le sua regole. In questo caso la regola è una sola ed è stai vicino alla mia spalla…
Attenzione però, in natura il capobranco non chiede mai agli altri di essere seguito, e soprattutto non chiede mai di fare qualcosa tipo un salto, una transizione, un cambio di direzione ecc…
E qui cominciano i problemi per noi umani, perchè ci si discosta dalla natura; se per i cavalli è naturale seguire, non è naturale quando gli viene chiesto di fare qualcosa, di conseguenza dobbiamo stare attenti quando pratichiamo Liberty, a bilanciare le situazioni in cui pratichiamo in modo più naturale facendo stick to me, dal quelle in cui chiediamo al cavallo di fare qualcosa, tipo figura 8 un salto, uno slaloom ecc…. perché se faremo troppo di queste cose, il cavallo si disconnetterà, e da lì il nostro lavoro non sarà più quello di fare delle cose insieme a loro, ma di cercare o obbligarli in qualche modo a stare con noi.
Nelle mie sessioni di Liberty con Lena, faccio spesso uno “stick to me” a distanza, durante il quale mi occupo di avere qualità nelle tre andature, una connessione sempre presente e la prontezza a rispondere da parte del cavallo nel momento in cui chiedo una cosa; una, non 5 o 10… dopo di che, la normalità e di nuovo stick to me.
Tutto ciò è simile a quello che si vede in natura o perlomeno, segue le stesse regole.
Un altro aspetto interessante, che rende complicato il passaggio dal lavoro alla corda alla libertà è che quando lavoriamo alla corda nel livello 1 e 2, spesso usiamo il Driving game per tenere a distanza un cavallo un po’ troppo invadente, oppure se abbiamo un cavallo introverso, dobbiamo usare fasi alte per fargli muovere i piedi.
Al contrario, quando siamo in Liberty, tutto ad un tratto vogliamo che il cavallo ci stia vicino e usiamo il Driving game per farlo stare vicino a noi o per non farlo allontanare troppo , quando fino al giorno prima lo usavamo per farlo stare lontano
Per questo motivo io vedo la libertà come se fosse già una specializzazione, perché dobbiamo essere a un livello tale per cui non abbiamo bisogno di allontanare il cavallo per la nostra sicurezza, e dobbiamo essere consapevoli del fatto che nel momento in cui non c’è più bisogno di farlo bisogna smettere di allontanare il cavallo senza motivo.
Inoltre il cavallo deve essere abbastanza centrato nel diagramma delle Horsenality per cui anche se abbiamo un cavallo introverso, come Lena ad esempio, abbiamo abbastanza rispetto per poter muovere i suoi piedi usando fasi basse, senza che queste richieste rompano la connessione.
Un ultimo aspetto di cui tenere conto per un lavoro in Liberty di alta qualità è la strategia di lavoro, ovvero la scelta delle aree del campo su cui lavorare e delle loro dimensioni.
Tutte le volte che vedete qualcuno lavorare in Liberty, analizzate attentamente quello che fa, le dimensioni del campo in cui si esibisce, chiedetevi se a casa lavora in aree più piccole o meno, osservate le andature che fa (passo, trotto o galoppo), guardate se lavora solo in una zona del campo o se copre tutta la superfice e chiedetevi: se cambiasse qualcosa di tutto ciò il cavallo sarebbe sempre connesso o no?
Questi sono gli aspetti che mi affascinano di più del lavoro in libertà, e che rendono questa area di lavoro la mia preferita insieme alla Finesse: la cura dei dettagli, l’organizzazione del lavoro, il linguaggio del corpo e la gestione della nostra energia.